Poi, quando parla, Marchesini è un grande affabulatore. È spiritoso, non noioso. Però mi aspettavo una domanda meno banale mentre firmava il libro che ho appena terminato: “Le è piaciuto”? E mi è venuta in mente la mia prof di lettere, “Ma cos’è, un gelato”? Sono rimasta un attimo interdetta e lui fa: “Be’, certo, è un po’ difficile...”. Ecco, qui ha perso qualche punto, per quel che mi riguarda. Non è la difficoltà che mi ha dato fastidio, ma l’assoluta mancanza di riscontri, anche bibliografici (ridotti all’osso, quelli). E anche la presenza di tantissimi errori di stampa, alcuni credo dovuti a un correttore automatico. Ad ogni modo continuo a studiare. Alcuni testi li ho in ePub, anche in inglese (Bekoff, Coren, Miklosi); spero di riuscire a valutarli.
Mi han detto che “Il cane secondo me”, sempre di Roberto Marchesini, è un testo simpatico e scorrevole.