Ciao, non so proprio come ringraziarti, mai come questo anno passato sono stata colpita da disgrazie, è stato terribile, e io che di natura sono positiva e combatto, ti posso dire che sono arrivata a non farcela più, la gente è peggiorata, il mondo va davvero a rotoli, c’è in giro tanta cattiveria, maleducazione, falsità, e allora uno cerca di trovare il bello nelle cose più piccole e semplici, rintanandosi la sera in casa sentendosi in un nido, al sicuro. Molly era per me tutto, ma sul serio, una compagna di vita fedele, leale, una ottima ascoltatrice, che mi ha aiutata ad uscire da momenti bui è terribili, che c’è sempre stata, che mi è stata accanto accanto col suo modo buffo e lo sguardo pieno di amore, Molly che si è ammalata, che purtroppo ha passato brutte serate con le corse in clinica, il cercare di uscirne, di dire ancora ehi Mollina, ce la faremo, e vederla andare giù, straniarsi, non avere più il suo sguardo, la sua personalità, i suoi modi di fare alla sua maniera, mentre un tumore bastardo saliva dal naso alla sua testolina e si impossessava di lei, rendendola un estraneo e sopratutto, rendendo me una estranea a lei, finché non ha iniziato a non camminare più, e nel giro di una settimana mi ha lasciata qui, sola, in questo mondo che ora è buio senza di lei. Sto scrivendo di getto, ma mi sento meglio, so di avere fatto tutto il possibile per lei, avrei voluto fare l’impossibile se fossi stata un supereroe, avrei voluto salvarla..mai come ora mancano i suoi saggi consigli silenziosi che la nostra complicità mi permetteva di comprendere. Non finirò mai di ringraziarla per essere stata VIVA accanto a me, sono stata onorata di essere la sua mamma. Ti ringrazio per il tuo profondo pensiero, mi ha toccato il cuore.
Quanto ti capisco, mi sembra di rivivere gli ultimi giorni con la mia Brina, che un un bruttissimo male ha portato via a 13 anni.
Lei era il mio tutto, la mia forza.
Parlo ancora tanto di lei, la nomino sempre ...... Ci legava un legame unico.
Quando mi sono trasferita in Francia per me all'inizio è stata dura, lasciare la famiglia a cui sono legatissima, il bimbo di mia sorella che aveva appena sei mesi.
Lei è sempre stata al mio fianco, non mi ha mai fatto sentire sola.
E quando purtroppo ho dovuto affrontare due aborti spontanei, se lei non fosse stata vicino a me non so come ne sarei uscita.
Con lei non c'era bisogno di parole, ci capivamo al volo, riusciva a capire, a sentire il mio stato d'animo.
E quando è nato mio figlio, è stata meravigliosa con lui, non lo lasciava un attimo.
Gli ultimi istanti vicini a lei, in clinica, vederla addormentarsi per l'ultima volta, non li scorderò mai, una parte di me se ne è andata con lei.
Della piccola Naira, volata sul ponte a soli due anni, parlo poco invece.
Mi sento in colpa, per averla lasciata libera nei suoi boschi, dove si è avvelenata mangiando un fungo velenoso.
Questo senso di colpa mi accompagnerà sempre, nessuno riuscirà mai a farlo andare via ........ forse lo farà lei, quando, lo spero, ci rincontreremo e la vedrò corrermi incontro scodinzolando, come ha sempre fatto