Ciao Piccola mia,
come te la stai passando lassù ?
Hai trovato un degno compare di fanghi o anche lì sei la regina incontrastata ?
Venerdi è stata una giornata terribile per me, i dolori alla testa non mi hanno dato tregua costringendomi quasi sempre a letto, al buio e in silenzio.
Malgrado questo, sabato mattina ho preso dosi "straordinarie" delle medicine d'emergenza per andare alla Tabina.
Volevo essere su il giorno del mio primo compleanno senza di te.
E' stata una sensazione strana.
Sai benissimo che in quel posto che tanto amo e che è una delle poche gioie che mi rimane, la tua presenza è fortissima ed i ricordi di così tanti anni passati in tale paradiso sono e saranno sempre una delle emozioni che maggiormente mi porterò dentro.
L'angolo dove ti sedevi a guardare il panorama fra le due statue di Stefano e che sarà il luogo che ti accoglierà, ha ancora l'erba alta come il resto del giardino.
Sasha riposa nel boschetto, sotto il pino che sta crescendo con il ritmo delle immagini che si accavallano, circondata da meravigliose ginestre che sfidano il vento di MonteAcuto e che la proteggono.
Gli odori della Tabina sono così caratteristici che potrei ritrovarla ad occhi chiusi e, uno di quegli odori è il tuo che continua a seguirmi ovunque vada.
Bibi, in tutto questo mondo per lei nuovo, era felicissima.
Saltellava nell'erba a volte scomparendo per la sua deliziosa e caratteristica fisicità, mentre rubava di tutto e giocava a farsi rincorrere.
I suoi occhi rotondi e neri, sorridevano come non mai godendo di quella libertà e natura che riescono a riempire il cuore anche del più duro essere vivente.
Poi.
Poi ieri in tarda mattinata mi sono seduto nel "mio" posto preferito sotto il portico, sul primo gradino delle scale, a godere del silenzio rotto solo dal ronzio degli insetti e dal canto degli uccellini.
Bibi era decisamente stanca e sporca, piena di fiori delle querce oramai seccati, ma soddisfattissima della sua mattinata da cane "vero".
Ho chiuso gli occhi per pochi istanti e subito mi sei apparsa tu sdraiata accanto a me, appoggiata al muro dove amavi stare.
Quando ho guardato da quel lato c'era Bibi, accovacciata nello stesso identico posto che guardava davanti, attenta, esattamente come facevi tu.
In quell'instante ed in quell'immagine il cuore ha ripreso un ritmo più naturale, seguendo il sorriso che mi è apparso sul volto.
Nulla succede per caso.
Me l'hai insegnato per 13 anni, prima me l'aveva mostrato Sasha ed ora anche Bibi sta facendo lo stesso.
Siete esseri speciali e noi possiamo solo ringraziare per avere l'onore di condividere con voi un tratto di cammino.
Cogliendo ogni piccolo segnale per rendere questa vita ancor più meravigliosa di quello che già è.