Ciao, Marco. Ho ripensato a quanto hai scritto e alla tua situazione, ed eccomi ancora qui. Qualunque parola ha poco senso, in momenti del genere, lo so. Ricordo che mio figlio non aveva nemmeno un anno, quando il mio Danko se ne è andato. Il mio bambino nell'altra stanza; io con Danko e la sua zampa fra le mie mani. Se ne è andato ed io ero lì. Difficile, doloroso, straziante. Ma dovevo essere lì. Quando qualcuno che ami e che ti ha amato se ne va, penso sia giusto e doveroso essere lì, nonostante il dolore sia lancinante. Qualche mese fa pensavo davvero di non farcela, e questa volta era il mio papà a dirmi addio. Ma sono riuscita ad essere lì, a dirgli le parole che so lui voleva sentire. Anche questa volta.
Se ce la fai, accompagnala sulla soglia di questo viaggio. Ti abbraccio forte e ti sono vicino.
Saida