Articolo interessante sulla Leptospirosi.
tratto da
http://www.ilfriuli.it/articolo/Salute_e_benessere/Leptospirosi,_pericolo_silenzioso/12/130916Leptospirosi, pericolo silenzioso
Sono in aumento i casi segnalati di questa malattia, il cui sviluppo è stato favorito dal clima piovoso e mite di questo inverno
05/04/2014
Ogni passeggiata con il nostro amico a quattro zampe può nascondere qualche insidia. Pulci e zecche oppure qualche piccolo incidente sono situazioni che ogni padrone di cane sa e può affrontare senza problemi. La questione si complica quando il cane rischia di contrarre malattie anche gravissime, come la leptospirosi. Si tratta di una malattia batterica trasmessa ai nostri animali per via oronasale da “ospiti accidentali” quali il topo, il porcospino, la puzzola, i bovini e i suini e ora, visto il loro aumento, le nutrie, che eliminano gli agenti patogeni – le leptospire – nell’ambiente attraverso l’urina. Le leptospire non resistono all’essiccamento e non sono in grado di sopravvivere a lungo nell’ambiente esterno. Sono anche facilmente eliminate dai comuni disinfettanti chimici (per esempio cloro) e dal calore. L’ambiente caldo, umido, alcalino, favorisce invece la sopravvivenza delle leptospire che infettano l’uomo penetrando in genere nell’organismo attraverso la cute e le mucose.
Attenzione all’acqua
Più semplicemente l’infezione avviene se il nostro cane ingerisce acqua o sostanze inquinate da urine di altri animali infetti attraverso abrasioni alla cute o alle mucose. In casi più rari il contagio può anche avvenire in maniera diretta per via venerea o placentare o attraverso l’assunzione di carne inquinata.
I soggetti più facilmente colpiti sono gli animali più giovani. “Il clima di questi ultimi mesi ha indubbiamente favorito lo sviluppo e la diffusione della leptospirosi – commenta Stefano Brisinello, dirigente veterinario dell’Ass 4 Medio Friuli -. Nel 2013 sono stati segnalati 21 casi, mentre nei primi mesi del 2014 se ne contano nove. La tendenza degli ultimi mesi, però, è in leggero aumento, anche se non si parla ancora di allarme”.
La leptospirosi è una malattia silente, che si manifesta in fase avanzata attraverso stati febbrili acuti dopo un’incubazione di circa 4-12 giorni. Se si immagina che il proprio animale l’abbia contratta, sono necessari accertamenti clinici ricercando il batterio nel sangue. Qualora la diagnosi sia confermata, la terapia s basa su antibiotici. “La miglior arma, però, è la prevenzione – sottolinea Brisinello -. Per questo consiglio la vaccinazione preventiva da effettuarsi almeno ogni anno o anche ogni sei mesi, se il nostro cane va spesso in giro in aree di campagna, come nel caso dei cani da caccia”.
AUTORE: Valentina Viviani