Quotissimo Silu!
Non intervenite e non certate di interpretare l'ordine gerarchico, non può sempre essere tutto letto in chiave gerarchica anche perchè le gerarchie nei branchi pare non siano di tipo piramidale quindi non è affatto così semplice come ci piacerebbe che fosse per poter ancora una volta avere il controllo sempre e comunque su tutto.
Quindi lasciate che si regolino da soli, non premiate il più alto o il più basso in gerarchia secondo voi, risultereste solo molto incoerenti e di conseguenza l'unico esito sarebbe che è il vostro ruolo viene messo in discussione!Se si fanno male e li dividete trattateli in modo paritario, togliete la risorsa di mezzo e non privilegiate uno piuttosto che l'altro.
Sai Giulia, io penso anche un'altra cosa.
Se loro premiano i due cani ponendosi, ad esempio, innanzi a loro con in mano i due bocconcini, in realtà l'ordine in cui vengono premiati, per i pelosi, è perfettamente indifferente.
Provo a spiegarmi meglio: il premio, anche se il secondo aspetta il primo, arriva ugualmente e se ne fregano bellamente se giunge dopo. Il secondo aspetterà il suo turno. Così come per loro è indifferente passare avanti una porta per prima o dopo.
Quando siamo in compagnia di diversi cani che giocano tra loro e c'è una sola fontana (anche una bella dissetata di acqua fresca, dopo una giocata, è un bel premio) e loro vanno a bere, chi arriva dopo aspetta senza particolari problemi il proprio turno, tanto sanno che prima o poi berranno.
Dunque, premiare prima uno o l'altro, anche se per l'umano ha un qualche significato, ritengo che ai cani non importi nulla, senza considerare che magari vengono premiati non dopo un'azione in particolare (aver preso, per gioco, la collottola dell'altro cane), ma dopo avergli chiesto di venire o, comunque, dopo che loro si sono avvicinati o, anche se fermi, hanno finito di giocare per prestare attenzione al padrone. Pertanto, vengono premiati o il venire o l'attenzione.
Ovviamente, ciò non toglie che va spiegato che i rapporti tra i cani sono particolarmente complessi e variegati, onde evitare che l'umano possa incorrere in altri errori, magari più gravi.
OT: Penso che se il fautore della prima teoria della dominanza e sottomissione avesse potuto vedere i danni che avrebbe creato successivamente, solo per non aver pensato all'importanza dell'impatto delle parole "dominanza e sottomissione" nella psiche umana, probabilmente avrebbe avuto cura di scegliere due parole differenti.