Noi abbiamo un totale di 3 gatti: 2 gatte soriane - Piccy, classe '97, e Mimma (2002) - e il norvegese delle foreste (che va per i 2 anni) dei miei vicini-condomini.
Abbiamo un grande giardino con parte di orto/campo, che tra l'altro confina con il giardino della cugina di mia mamma, che abita accanto. Quindi, in definitiva, hanno a disposizione anche quest'altro giardino. Nonostante ciò penso non ci sia possibile evitare che i gatti vadano in esplorazione fuori... Meno male che i cancelli nostri e della cugina di mia mamma danno su una strada senza uscita, che termina in un piazzale e poi ci sono stradine pedonali. C'è un altro cancello per noi, che dà sulla via principale, però è "pedonale" (non carrabile) per il quale ovviamente abbiamo un occhio di riguardo. Comunque è molto chiuso, quindi non ci sono fessure per permettere passaggi, credo nemmeno per un topo.
I gatti vivono appunto frequentando molto il giardino.
Quando i gatti erano piccoli, quindi nei primi mesi di vita, li abbiamo tenuti esclusivamente in casa, per poi farli uscire gradualmente in giardino...
La mia vicina-condomina ha fatto altrettanto. Adesso che il suo è grandicello mi diceva giusto l'altro giorno che la mattina presto (verso le 6? 7) gli "rompe" perché vuole uscire!! All'inizio erano molto dell'idea di tenerlo in casa - ed io li capivo perfettamente - poi si sono, credo, rassegnati a farlo uscire anche in giardino.

Quest'estate, per dire, mi sono occupata anche di lui per 15 giorni mentre loro erano andati in Sicilia per le vacanze. Non è stato un problema, in quanto tutti i felini sono abituati ad avere un punto di ristoro (che io chiamo l'Osteria

) nel mio garage, con a disposizione acqua, cibo ecc.

Non è difficile immaginare che comunque mi sentivo apprensiva e responsabilizzata... Comunque è andato tutto bene (naturalmente ne sono felice), dato che Benji si presentava puntuale per i pasti assieme alle altre 2 gatte e che lo vedevo scorrazzare in giardino ed è tutt'ora abituato anche così...
Scusate il papiro